Volume 9 - 1985

 

Fet V. – Notes on some Euscorpius (Scorpiones: Chactidae) from Greece and Turkey. pdf 847.52 Kb

Viene esaminato e ridescritto il materiale tipico di quattro “vecchie specie” Birula. E. scaber, E. Koshevnikovi e E. candiota appartengono al “complesso” (o alla specie sensu lato) E. carpathicus (L., 1767), mentre E. ciliciensis è una forma imparentata con E. germanus (Schaeffer, 1766) o con E. mingrelicus (Kessler, 1876), con alcuni caratteri di transizione. Vengono discussi problemi tassonomici relativi al sottogenere Euscorpius s. str. I criteri esistenti non sono sufficienti a stabilire esattamente le affinità specifiche e subspecifiche; sarebbe necessario l’esame di un maggior numero di esemplari appartenenti a questo subgenere.

 

Zanchi A. – Analisi e discussione critica della letteratura geologica inerente l’evoluzione post-orogenica della penisola della Bassa California (Messico) aggiornata al 1984. pdf 8.47 Mb

Il presente lavoro ha lo scopo di riassumere e riunire in un unico testo la bibliografia geologica riguardante l’evoluzione della penisola della Bassa California a partire dal Cretacico superiore. L’analisi è stata suddivisa in sei capitoli, in ognuno dei quali vengono esaminati e discussi dati stratigrafici, strutturali, petrografici e geofisici inerenti i periodi presi in esame. Sono stati particolarmente approfonditi i problemi concernenti l’apertura del Golfo di California, avvenuta in più fasi a partire dal Miocene medio-superiore, e gli eventi che hanno preceduti la formazione di quest’ultimo.

 

Marcuzzi G. – Osservazioni sulla distribuzione geografica e sull’ecologia di Cylindronotus (Nalassus) convexus Kust. (Coleoptera Heteromera). pdf 1.59 Mb

L’esame delle collezioni di Tenebrionidi di alcuni Musei italiani ha consentito di approfondire le conoscenze sull’areale di distribuzione di Cylindronotus convexus. Si è inoltre potuto effettuare uno studio comparativo sulle quote di ritrovamento e sulla possibile evoluzione biologica ed ecologica della specie.

 

Marcuzzi G. – I Tenebrionidi (Coleoptera Heteromera) conservati presso il Museo di Scienze Naturali di Bergamo. pdf 978.92 Kb

Vengono riportati i nomi delle specie e le località di provenienza dei Tenebrionidi presenti nelle collezioni del Museo di Scienze Naturali di Bergamo.

 

Jadoul F., Pozzi R., Pestrin S. – La sorgente nossana: inquadramento geologico e idrogeologico (Val Seriana, Prealpi bergamasche). pdf 1.34 Mb

I nuovi dati recentemente acquisiti sull’assetto stratigrafico-strutturale della media Valle Seriana tra Ponte Nossa e la Val Canale, hanno permesso di rivedere in dettaglio l’idrologeologia della Sorgente Nossana, una delle principali fonti di approvvigionamento idrico della città di Bergamo (900 – 1500 litri/sec.). La Sorgente Nossana si configura come una risorgenza di tipo carsico. Il suo assetto idrogeologico è risultato strettamente collegato a due strutture tettoniche. (a) Il sovrascorrimento alla base dell’unità alloctona inferiore, carbonatica e permeabile. Esso è l’impermeabile di letto che permette la raccolta e lo scorrimento verso sud delle acque infiltratisi da un ampio bacino idrogeologico. I dati metereologici e climatologici a disposizione, confrontati con le portate della Sorgente Nossana, permettono tuttavia di limitare la superficie della zona di alimentazione restringendola ai bacini imbriferi dei torrenti Nossana e Fontagnone. (b) Due faglie del sistema NE – SO (Faglie Trinità nord e sud); la settentrionale è inversa, quella meridionale è normale. Queste dislocazioni a livello idrogeologico locale permettono: la prima, l’innalzamento dell’impermeabile di base (“sovrascorrimento basale” e sottostanti unità autoctone impermeabili del raibliano) favorendo così la risorgenza delle acque alla quota 500 m s.l.m., la econda lo sbarramento che impedisce la dispersione degli afflussi sotterranei verso la valle del F. Serio. La faglia a carattere regionale “di Clusone” ha invece poca influenza, dal punto di vista idrogeologico, sulla sorgente Nossana.

 

Ferlinghetti R., Calvi R. – Nuova stazione di Campanula elatinoides Moretti. Note geomorfologiche e vegetazionali. pdf 624.73 Kb

Viene descritta una nuova stazione di Campanula elatinoides Moretti, endemico delle Prealpi Lombarde centro-orientali. La nuova stazione presenta caratteristiche peculiari sia per la posizione topografica, disgiunta dall’areale noto della specie, sia per l’inusuale situazione geoambientale, su conglomerato particolarmente ricco di rocce endogene e metamorfiche (Ceppo dell’Adda-Membro di Trezzo), habitat differente da quello tipico della specie, rappresentato da rupi calcaree particolarmente dolomitiche.

 

Paganoni A. – Una importante donazione di fossili: la “Collezione Gervasutti”. pdf 201.93 Kb

Questa nota descrive una notevole donazione di fossili: la “Collezione Gervasutti”. Questo materiale fu raccolto tra il 1972 e il 1985 e si compone di 25.540 esemplari tutti provenienti dalla formazione di Calcare di Esino in provincia di Bergamo. Il donatore lavora volontariamente presso il Museo di Bergamo dal 1970 e qui ha preparato, catalogato e depositato tutti i fossili da lui raccolti.

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