Monografie

Il Museo Civico di Scienze Naturali "Enrico Caffi" (1985)

Può essere considerata la prima guida del Museo realizzata nel 1985 dall’allora direttore Mario Guerra, in realtà si tratta di un volume in cui è ripercorso il cammino di crescita del Museo dal primo nucleo formativo dei primi anni del ‘900 alla realtà degli anni ’80. Prioritaria importanza è riservata alle personalità scientifiche che ne hanno influenzato l’essenza e la funzione con particolare attenzione alle ricerche ed all’attività divulgativa attenta al rispetto dei valori ambientali. Interessante è anche lo spazio dedicato alle sale espositive, ai laboratori di studio e preparazione, alle collezioni e alla loro gestione, cura e manutenzione.

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Gli oggetti indiani raccolti da G. Costantino Beltrami (1987)

Catalogo della collezione Beltrami, realizzato da Leonardo Vigorelli, che accanto alla minuziosa descrizione dei reperti campionati dall’esploratore bergamasco in occasione del suo viaggio alla scoperta delle sorgenti del Mississippi, riporta considerazioni sull’importanza della collezione nel suo complesso e le vicende che ne hanno consentito la conservazione.

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Immagini dell'invisibile (1991)

Figure e maschere dell'Africa sub-sahariana. Donazione Aldo Perolari

Il volume presenta le figure, le maschere e altri manufatti facenti parte della collezione donata da Aldo Perolari alla città di Bergamo nel 1989. Nella sua interezza la donazione comprende 413 pezzi che provengono da 86 società tradizionali dell’Africa sub-sahariana. Tra di essi vi è anche un gruppo di oggetti archeologici, termine questo che riferito al continente africano si estende fino a comprendere le produzioni precedenti la presenza coloniale.

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Ad occhi chiusi nel museo (2002)

Il Soroptimist di Bergamo ha promosso e realizzato, nell’ottobre 2002, con la collaborazione scientifica del Museo ed il sostegno dell’Unione Italiana Ciechi-Sezione di Bergamo, il Percorso tattile per ciechi ed ipovedenti che si sviluppa in modo continuo ed organico attraverso le varie Sezioni espositive, integrando alcune aree tattili allestite nell’ambito dell’iniziativa “Il museo da toccare”, basata su nuove aree tattili. L’allestimento è reso agevole da specifici supporti didattici, con testi, didascalie e disegni ad hoc, e da un testo audio su lettore CD, pensato per visite autonome o di gruppo. In occasione dell’inaugurazione si è promosso anche, sul tema della fruizione dei Beni Culturali da parte di ciechi e ipovedenti, il Convegno Ad occhi chiusi nel museo, di cui questo volume presenta i contributi metodologici di specialisti del settore e una scelta di recenti realizzazioni espositive e di iniziative divulgative in musei, mostre e laboratori didattici in Italia e all’estero.

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Lepidoptera (2003)

Questa breve guida, realizzata in occasione di una mostra dedicata alle farfalle, raccoglie gli argomenti salienti trattati nel percorso espositivo: dall’anatomia, fisiologia e biologia agli adattamenti particolari come il mimetismo, arma di difesa contro i predatori e la capacità di vivere in moltissimi ambienti tra cui le città dove l’ambiente naturale è pesantemente alterato dalle attività dell’uomo. Viene anche posta l’attenzione sul significato delle collezioni che, se scientificamente organizzate, come nel caso delle ottocentesche raccolte di Antonio Curò e Renato Perlini e di quelle attualmente realizzate in Museo, costituiscono documenti di eccezionale valore sui cambiamenti degli ecosistemi nel tempo. Particolare attenzione è riservata anche al baco da seta, una farfalla il cui allevamento, nell’’800, ha fortemente connotato l’attività economica e la realtà ambientale del nostro territorio provinciale.

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Un Bergamasco tra i Sioux - G.C. Beltrami (2005)

Volume di presentazione della mostra dedicata  a Giacomo Costantino Beltrami e realizzata attraverso lo studio dei documenti conservati a Bergamo, dove nacque, ed in diversi Istituti culturali italiani. L’opera di ricerca ha reso possibile proporre un percorso originale traccia gli aspetti caratteristici della vita di Beltrami esponendo numerosi scritti conservati presso la civica Biblioteca Angelo Mai e diversi reperti etnografici normalmente custoditi nelle collezioni del Museo. Un uomo senz’altro affascinante Beltrami che, rapito dagli ideali di libertà ed eguaglianza dell’Europa di fine ‘700, subì il peso della loro sconfitta; deluso dal crollo dei valori in cui aveva creduto intraprese il viaggio in Europa, attraversò l’oceano Atlantico per conoscere il Nuovo Continente ed infine tornò a Filottrano, dove morì. Un viaggio di esplorazione verso lʼignoto e dentro se stesso che rende quest’uomo, scomparso un secolo e mezzo fa, ancora oggi così attuale. La competente opera di conservazione e valorizzazione dei Civici Istituti culturali bergamaschi ha consentito oggi di esporre gli importanti documenti e di portarli a conoscenza della nostra e delle future generazioni.

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Natura e Percorsi in Val Nossana - Cima Grem (2005)

Questa pubblicazione, riguardante il Sito di Importanza Comunitaria, della Val Nossana – Cima di Grem, è stata pensata come guida da campo e propone tre itinerari con spunti di approfondimento naturalistico. E’ rivolta agli escursionisti che potranno trovare utili spunti di osservazione e approfondimento sulle montagne che molte volte hanno percorso, ma anche a chi, interessato agli aspetti naturalistici, potrà facilmente riconoscere lungo i sentieri ciò che sovente ha incontrato esclusivamente nei suoi studi. Il territorio, certamente marginale per il turismo di massa, dal punto di vista naturalistico è collocato nel cuore della fascia calcarea della Orobie. Il Monte Arera, che costituisce il limite occidentale del SIC, è da sempre considerato dagli specialisti un “tempio” per la fauna e flora endemiche delle Alpi meridionali e, come tale, ci è sembrato doveroso considerarlo in una guida con queste finalità.

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Guida alle collezioni etnografiche (2007)

Guida, redatta dall’Associazione Amici del Museo, allo scopo di accompagnare il visitatore alla conoscenza delle civiltà degli Altri. Numerose fotografie mostrano i reperti provenienti principalmente, ma non solo, dall’Africa sub sahariana e dal Nord America. Questi oggetti non sono solo pervasi da grande fascino ma sono anche dotati di notevole livello testimoniale di valori quasi completamente scomparsi. Il confronto con la nostra realtà sorprenderà con le diversità ma anche per le sorprendenti analogie.

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I pipistrelli della città di Bergamo (2014)

Questo opuscolo sui pipistrelli rinvenuti nella nostra città rappresenta una tappa importante di un percorso che ha solide radici nel passato ma, e soprattutto, grande possibilità di sviluppo futuro. L’analisi dei dati storici, presenti nelle collezioni del Museo e l’indagine diretta sul nostro territorio, offre innanzitutto materiale originale per illustrare dati oggettivi della nostra realtà che mostra una discreta ricchezza in numero di specie. Questo dato non è interessante solo dal punto di vista faunistico in quanto tutte le specie animali e vegetali sono naturali indicatori delle condizioni di un determinato ambiente e una maggiore garanzia sullo stato dell’ecosistema nel quale anche noi viviamo.

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Invertebrati (2017)

Un contributo alla presentazione delle specie più singolari con particolare riferimento a ragni e farfalle

Le Orobie fin dagli inizi del XIX secolo furono meta di studiosi attratti dalla posizione straordinaria, nel cuore delle Alpi, e dalla diversità degli ambienti. Le ricerche scientifiche condotte e la divulgazione dei risultati da esse prodotti svolgono un ruolo essenziale per la conoscenza e la tutela del patrimonio naturalistico. Il Museo collabora a progetti mirati alla conoscenza della biodiversità promossi dal Parco delle Orobie Bergamasche. Con questo opuscolo ci si è proposti di fornire uno strumento di facile consultazione, utile alla comprensione di alcuni aspetti dalla natura più vicina a noi anche da parte di lettori non specialisti. Auspichiamo di aver assolto in modo adeguato al compito, orgogliosi di poter mostrare dati oggetto di recenti ricerche, accanto a quelli dei naturalisti che ci hanno preceduto, sempre animati dallo stesso spirito: conoscere le nostre montagne e condividere le conoscenze sulla loro straordinaria natura.

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I cento anni. La meraviglia e il solletico (2018)

Trentadue anni dopo la pubblicazione del libro di Mario Guerra in occasione del centenario della fondazione del Museo è stato realizzato questo libro che descrive la storia del Museo, le preziose collezioni ed esposizioni, le attività di ricerca e didattica che lo animano, gli artefici di tanti successi frutto di perizia, entusiasmo e perseveranza. Parlare di cent’anni di questo Museo, tanto importante per la città e la comunità scientifica, ha significato ripercorrere le ricerche e ricordare l’impegno dei numerosi naturalisti e dei tanti appassionati che in questo secolo hanno dato il loro contributo. Gli studi e le collezioni che a noi hanno voluto lasciare sono le radici da cui questa istituzione trae quotidianamente linfa vitale.

Acquistabile all’ingresso del Museo

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