La collezione di Leffe

I primi reperti provenienti dall’antico bacino lacustre di Leffe in Val Seriana sono giunti in Museo nel 1865. Lo studio delle specie animali e vegetali scoperte negli affioramenti di lignite ha permesso di ricostruire la storia dell’antico specchio d’acqua che nel Pleistocene inferiore occupava parte della Val Gandino. I primi fossili studiati furono quelli vegetali. L’identificazione di questi fossili ha permesso di stabilire quali piante vissero lungo le sponde del Bacino di Leffe e sui rilievi circostanti. Tuttavia, senza ombra di dubbio, i reperti fossili più spettacolari sono i resti di proboscidati.

Le scoperte più spettacolari presso Leffe furono fatte intorno al 1880; meno numerosi, ma ugualmente importanti, furono i ritrovamenti avvenuti nel secolo scorso. Si ricordano le ditte Biraghi e C. e Botta e C. che alla fine dell’800 avviarono le donazioni dei fossili scoperti durante i lavori nelle miniere di Leffe.

Sin dai primissimi anni i reperti, subito dopo il loro ritrovamento, venivano portati al Museo Civico di Storia Naturale di Milano dove, a partire dai fossili originali, vennero realizzati numerosi calchi distribuiti ai Musei che ne fecero richiesta (anche Basilea e Firenze). Gli originali andarono però purtroppo distrutti nei bombardamenti che durante la Seconda Guerra Mondiale colpirono il Museo di Milano.

I calchi conservati presso il nostro Museo sono quindi diventati importanti tanto quanto degli originali, essendone l’unica testimonianza rimasta.

Calco mandibola di Mammuthus meridionalis

Dopo la chiusura delle cave di lignite, avvenuta negli anni ’50, non furono segnalati altri ritrovamenti.

Nella collezione legata a questo importante giacimento sono presenti i resti di Mammuthus meridionalis, un’antica specie di elefante oggi estinto che aveva dimensioni doppie rispetto agli elefanti africani attuali e popolava la regione durante i periodi caldi, ma anche del rinoceronte Stephanorhinus cfr. etruscus, di varie specie di cervidi, bovidi, roditori e di Emys europaea, una testuggine di acqua dolce.

La collezione, costituita da oltre 500 reperti tra vegetali e animali , si è ampliata negli anni grazie a donazioni di privati e grazie a campagne di raccolta del Museo. Oggi Leffe è riconosciuto Geosito con livello di interesse nazionale.

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