Frammento di pelle grezza (rawhide) dipinto (porta di tipi?)

  • Dono Glauco Lucchetti 1973
  • Attribuzione: Dakota Sioux
  • Pelle cruda, pigmento originario

Frammento di pelle grezza (rawhide) dipinto (porta di tipi?)

La Collezione Beltrami possiede un frammento di pelle grezza (rawhide) dipinta, riconosciuta da Cesare Marino nel 1986 (con relativa ricostruzione grafica della sua ipotetica fisionomia integrale) come porta per tipi. Si tratterebbe quindi della porta di tipi Dakota Sioux più antica esistente. La sua forma attuale irregolare è dovuta ai tagli curvilinei applicati da mano o mani ignote in epoca altrettanto ignota, antecedente comunque alla donazione del manufatto al Museo Caffi da parte di Glauco Luchetti in occasione del convegno su Beltrami tenutosi a Bergamo per i l 150mo anniversario della scoperta.
La tenda degli indiani delle Pianure, molto adatta alla vita nomade, era chiamata tipi (tepee o teepee), dal Sioux thi = abitare e pì = suffisso plurale; lett. “[dove] essi vivono”. L’interno era ventilato grazie alle falde apicali movibili con due lunghi pali esterni che consentivano la fuoruscita del fumo. L’aerazione estiva era facilitata ulteriormente con il sollevamento parziale della tenda sul perimetro a terra. Grazie alla sua forma a cono leggermente inclinato (asimmetrico) dettata dalla struttura dei pali portanti, il tipi poteva resistere ai violenti temporali e agli uragani delle Pianure. I tipi delle varie tribù si differenziavano per il numero di pali portanti, tre o quattro, che condizionava a sua volta il taglio e la cucitura delle pelli. L’acquisizione del cavallo e delle armi da fuoco facilitò la caccia al bisonte con relativa crescita dei nuclei familiari e l’ingrandimento del tipi, il numero di pelli necessarie e la lunghezza dei pali. Una volta smontato e ripiegato, più pesante e ingombrante, il tipi veniva adesso trasportato non dai cani ma dai cavalli provvisti di travois (treggia a due pali a strascico con supporto centrale a rete / intreccio). Il tipi di un capo, di un guerriero famoso di un medicine man era spesso personalizzato con disegni geometrici, dipinti di animali totemici, scene di guerra, simboli, e figure rivelate nei sogni. Le famiglie più ricche costruivano tipi giocatollo per le figlie a scopo ludico-educativo e come espressione di prestigio e amore per la ragazza.

Museo Civico di Scienze Naturali E. Caffi © 2022. Tutti i diritti riservati
Privacy Policy / Cookie Policy / Note Legali
Piazza Cittadella, 10 – 24129 Bergamo tel:+39035286011 infomuseoscienze@comune.bergamo.it

Museo Civico di Scienze Naturali E. Caffi – Bergamo © 2022 Tutti i diritti riservati
Privacy Policy / Cookie Policy / Note Legali