Altre collezioni

La straordinaria ricchezza di fossili delle rocce che formano l’apparato centrale delle Orobie ha attratto per anni appassionati raccoglitori che, consapevoli dell’importanza del patrimonio paleontologico e della sua tutela, hanno deciso di fare dono al Museo dei campioni da loro raccolti. Spesso gli stessi appassionati sono diventati preziosi collaboratori coadiuvando i ricercatori del Museo nell’individuazione di nuovi giacimenti ed aiutandoli a scala locale nella tutela degli stessi. Di seguito vengono descritte alcune delle più significative collezioni frutto di donazioni da parte di privati. Spesso gli stessi donatori sono diventati preziosi collaboratori del Museo coadiuvando i ricercatori dell’istituto nell’individuazione di nuovi giacimenti ed aiutandoli a scala locale nella tutela degli stessi. 

La collezione donata da Giampiero Aber raccoglie esclusivamente vegetali fossili provenienti da nove siti di età carnica del Monte Pora, in località Colle Vareno. Si tratta di oltre 150 reperti, appartenenti a 23 specie di cui due di nuova descrizione provenienti dalla Formazione di Gorno. L’abbondanza e l’ottimo stato di conservazione dei reperti fanno di questa collezione una delle più importanti in Italia per la conoscenza della flora carnica (circa 230 milioni di anni fa).

Pseudodanaeopsis abieri
Ammonite giurassica di Zandobbio

Altre collezione sono state donate al Museo. Virgilio Fossa, tra 1975 e il 1993 donò la sua collezione comprendente molluschi e vertebrati di età norica e ladinica fra cui l’olotipo del rettile Sclerostropheus fossai.  Celeste Mora ha donato personalmente la sua collezione segnalando anche nuove località paleontologiche di età toarciana che hanno restituito fossili di vertebrati e invertebrati.

La collezione Torri comprende reperti donati nel 1942 da Luigi Torri di Caprino Bergamasco e nel 1982 dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Milano: si tratta di fossili del Retico, dell’Hettangiano e del Lias raccolti in varie località del Monte Albenza. Nel 2016 Daniele Donadoni ha donato una collezione costituita da un centinaio di cefalopodi e bivalvi triassici e giurassici.

La collezione Fauna e Flora carnica comprende oltre 750 esemplari per la maggior parte resti fossili vegetali ben conservati, circa 50 pezzi sono invece riferibili a tracce di vertebrati, molluschi, brachiopodi ed echinidi. Tutto il materiale ha un’età compresa intorno ai 230 milioni di anni fa e proviene dalle località di Zambla, Oltre il Colle, Gorno, San Giovanni Bianco, Monte Pora e Rogno.

La collezione di Faune anisiche comprendente quasi 150 esemplari principalmente rappresentati da ammoniti del Calcare di Prezzo provenienti da Lenna e Schilpario frutto di campagne di scavo ma anche di donazioni. Si segnala il paratipo di Beyrichites orobicus.

Paraceratites donadonii
Paraceratites donadonii
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